Vigo Farm e la pecora Sopravissana

In occasione del 15° Convegno annuale di RARE, tenutosi a Guastalla (RE) nell’ambito della manifestazione “Piante e animali perduti” del Comune di Guastalla, abbiamo avuto il piacere di conoscere e parlare con il Presidente Floro De Nardo, il Presidente Onorario Riccardo Fortina e tutto il Consiglio Direttivo.

Ci siamo “raccontati” ed abbiamo esposto il nostro lavoro e la nostra Vision ad un pubblico di Professionisti della Zootecnia e di Appassionati; certi di aver messo solide basi per una collaborazione futura, la pubblicazione del nostro articolo sulla newsletter ufficiale di RARE n° 55 rappresenta un ottimo e concreto inizio.

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Qui di seguito il nostro articolo:

Vigo Farm e la pecora Sopravissana

Roberto Maviglia
Vigo Farm – Pavia

Quando Laura ed io ci siamo incontrati, ciò che ci ha accomunato è stata la passione per gli animali, la natura in generale, e la forte volontà di vivere a contatto stretto e diretto con i suoi ritmi e le sue “regole”. Entrambi eravamo provenienti da studi in ambito artistico e grafico, e con alle spalle esperienze lavorative eclettiche. A Vigomarito, nel comune di Menconico in provincia di Pavia, ha preso forma Vigo Farm che è di fatto la casa che il nonno paterno di Laura costruì con le proprie mani nel primo dopoguerra; è facile capire quindi quanto valore hanno intrinsecamente tutti gli edifici e le terre che stiamo “recuperando” dopo anni si semi-abbandono. Vigo Farm si trova a circa 750 metri sul livello del mare a mezza costa sotto il Monte Penice, confina con il Parco dell’Alpe, a pochi chilometri da Varzi, famosa per la produzione del salame crudo di maiale, e da Bobbio, celebre città d’arte, entrambi centri storici che portano una grande affluenza di turisti e villeggianti. Alleviamo capi miglioratori razziali di pecora Bergamasca e pecora Sopravissana in un ambiente semi-brado; tutti i nostri capi sono iscritti ai Libri Genealogici e Registri Anagrafici. Parallelamente al lavoro di selezione stiamo portando avanti un progetto inerente i cani da bestiame, conduttori e guardiani, con i quali abbiamo intrapreso un lavoro di riproduzione e selezione per sviluppare e preservare il loro naturale istinto alla pastorizia.

“La Sopravissana si chiama con questo nome perché viene allevata in regioni sopra Visso, (MC), e si ritiene migliorata col Merinos; dà una discreta produzione di lana, di latte e di carne. Entrambe (Vissana e Sopravissana) sono transumanti e sono rustiche e sobrie. Acquistano qualità diverse a seconda della località che abitano e del sistema di allevamento praticato” (Faelli, 1927).

Questa la definizione ai primi del ‘900, e ad oggi, per fortuna, le sue caratteristiche sono state mantenute ed enfatizzate. La Sopravissana è una pecora a triplice attitudine reale, è una razza con sviluppo completo tardivo con maschi “fatti” non prima dei 4/5 anni e femmine completamente sviluppate verso i 3/4 anni. È una pecora mediamente longeva, il ciclo riproduttivo è poliestrale, stando allo Standard di razza, con 1,3 agnelli a parto, di rilievo è la precocità dell’agnello, nella produzione dell’agnellone, che a 90 giorni tocca mediamente i 25 kg.
Siamo andati a prendere il nostro piccolo nucleo di riproduttori di Sopravissana direttamente nella “patria” della razza, ad Ussita (il Comune direttamente sopra Visso, da cui Sopra-vissana) dove sono stati scelti da un piccolo gregge in selezione con capi miglioratori di razza punteggiati. I nostri giovani capi stanno dimostrando le loro doti genetiche: abbiamo
testato la lana agnellina del montone che ha preso 9 punti su 10, ha già prodotto 5 kg di lana di qualità in sei mesi ed ha registrato un peso di 85 kg a 12 mesi (ancora agnello, dato che ha spaccato i denti a 14 mesi abbondanti). Abbiamo deciso di mantenere le linee guida dell’ottimo lavoro già fatto sul gregge ussitano di provenienza, e di aggiungere ad esse la nostra “vision” per migliorare e preservare la razza sui punti nodali che vengono indicati direttamente (e non) dallo Standard di razza.

Vigo Farm è impegnata da anni nella selezione del genotipo omozigote ARR/ARR; per questo motivo abbiamo genotipizzato i capi di Sopravissana (che sono risultati tutti di seconda classe: un ottimo risultato rispetto la derivazione merinos), per arrivare entro le prossime generazione ad avere tutti capi ARR/ARR , quindi “spendibili” anche in contesti esteri oltre che come arieti terminali, in purezza o in F1. Altra “sfida” per la pecora Sopravissana è quella di non rimanere (o finire) in un pericoloso “imbuto genetico”, con tutto ciò che esso comporta. Per questo motivo i capi che abbiamo scelto sono provenienti dalle 4 linee storiche che hanno creato la razza.

Su base morfologica, Vigo Farm presta particolare attenzione a “depurare” la Sopravissana – merinizzata italiana per eccellenza – dai retaggi negativi della razza Merinos, come la predisposizione all’enognatismo e l’eccesso di pliche cutanee. Rispetto alla presenza o meno di corna nei maschi, lo standard prevede che le femmine siano totalmente prive corna, ma talvolta nascono femmine con accenni di corna e doti di lanaggio e altre caratteristiche di rilievo; in quei casi è necessario inserire maschi acorni (come il nostro) per mantenere i pregi della linea femminile e contemporaneamente correggere la tara nelle generazioni successive; a tale scopo i maschi acorni sono accettati dallo standard di razza. Le foto storiche da noi trovate nei vari libri con datazione intorno ai primi del ‘900 testimoniano un’alta presenza di maschi acorne nelle greggi tradizionali.

Per quanto riguarda la selezione su base produttiva, bisogna ricordare che ancora oggi in centro Italia ci sono aziende che mungono e trasformano il latte di Sopravissana, e ci sono diversi DOP che garantiscono e tutelano i prodotti relativi. La resa casearia del latte di questa razza è doppia o tripla rispetto a quella standard del latte di pecora. Altra dote della Sopravissana è la qualità della carne, estremamente “fine” e pregiata; questi dati (con studi
dell’Accademia del Gusto che li supportano), uniti al numero non indifferente di capi, fanno di questa pecora una buona scelta anche per la produzione di carcasse di prima qualità.
In ultimo viene la produzione di lana pregiata. Alla tosa annuale degli animali adulti si calcola una resa di 4-5 kg per le femmine e 6 kg e oltre per i maschi. Tenendo presente che la lana di Sopravissana arriva ad avere caratteristiche tecnologiche assimilabili al cashmere (con misurazioni dei micron e altri test eseguiti da laboratori universitari abilitati), è ovvio che questa caratteristica è attualmente la prima da valutare per l’uso che l’attuale mercato globale della lana pregiata – in ripresa – sta facendo dei maschi che “portano” questa dote; alle aste di capi adulti e testati, il valore di un ariete Sopravissano “doc” supera i 4.000 €.

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